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Teina e caffeina sono la stessa cosa?

“Non bere tè prima di andare a letto, che poi non dormi più!”. Quanti di noi si sono sentiti rivolgere (o hanno pronunciato essi stessi) questa domanda almeno una volta? L’origine della questione risiede nella teina, una sostanza presente nel tè alla quale vengono attribuiti effetti che vanno in contrasto con un buon sonno.

In generale, però, c’è un po’ di confusione sulle caratteristiche della teina, sui suoi effetti e persino sulla sua reale definizione. In questo articolo cercheremo di capire cos’è la teina, se è presente in quantità diverse a seconda della tipologia di tè e quali sono i suoi effetti. Prima di tutto è necessario mettere in chiaro le cose: teina e caffeina sono la stessa sostanza! Questo però non significa che un caffè espresso abbia gli stessi effetti di una tazza di tè bianco, verde o nero. Cerchiamo di capire perché.

Differenza fra teina e caffeina

Partiamo dall’origine: che teina e caffeina siano la stessa sostanza lo si è appurato solo in tempi relativamente recenti. A dimostrare l’identità chimica con la caffeina furono Gerardus Johannes Mulder e Carl Jobst in seguito al lavoro di Hermann Emil Fischer, che alla fine del 19° secolo raggiunse per primo la sintesi totale della teina, chiarendone così la struttura. Si è quindi capito che teina e caffeina sono lo stesso tipo di alcaloide, presente in natura in molte altre piante essenzialmente come strumento di difesa dagli insetti. Tuttavia la nomenclatura è rimasta divisa: caffeina per il caffè, teina per il tè.


Tazza di caffè e tazza di tè

È più eccitante il tè o il caffè?

Gli effetti di un tè e di un caffè sul nostro organismo non sono però gli stessi: in generale, il caffè è percepito come maggiormente eccitante rispetto al tè. Questo aspetto si può spiegare tramite la presenza di polifenoli nel tè, che rallentano il tempo di assorbimento della teina: di conseguenza, l’effetto della caffeina nel tè è meno intenso, ma più prolungato rispetto al caffè. Una volta che le foglie di tè sono in infusione, infatti, la caffeina si combina con i polifenoli e questo ne attenua gli effetti. A questo si aggiunge l’azione della L-teanina, un aminoacido presente nel tè che è in grado di contrastare l’effetto della caffeina grazie alle sue proprietà calmanti e rilassanti su cervello e corpo.

Possiamo quindi dire che, anche se si tratta della stessa sostanza, la caffeina del caffè e la teina del tè si differenziano perché vengono assorbite in modo diverso dal nostro organismo. Bisogna anche sottolineare che i diversi metodi di estrazione con cui si ottengono le due bevande (infusione per il tè, percolazione per il caffè) influiscono sulla quantità di caffeina realmente presente nel momento in cui le beviamo. Il risultato? In generale una tazza di tè presenta meno caffeina rispetto a una tazzina di caffè: una tazza di tè da 250 ml può contenere dai 15 ai 60 mg di teina, mentre una tazzina di caffè espresso contiene mediamente 50-80 mg di caffeina, che possono arrivare a 100-150 mg nel caso di caffè di moka.

Effetti della teina nel tè

Gli effetti della teina contenuta nel tè rispetto alla stessa sostanza presente nel caffè sono quindi diversi. Se nel caffè la caffeina ha un effetto diretto sulla circolazione del sangue e può quindi provocare un’accelerazione del battito cardiaco, quando invece viene assunta con il tè stimola il sistema nervoso centrale, aiutando ad aumentare la concentrazione e le capacità intellettuali e agendo più come uno stimolante che come un eccitante.


Teiera e tazzine di ceramica bianca

Quale tè contiene più caffeina?

Abbiamo visto le differenze fra tè e caffè in termini di concentrazione di caffeina e degli effetti che ha sul nostro organismo. Ma quali sono le differenze fra diverse famiglie e tipologie di tè? Ci sono tè che contengono maggiori quantità di caffeina rispetto ad altri? Si è soliti pensare che il tè nero primeggi in questo senso rispetto al tè verde o al tè bianco, ma questa tesi è confutata da alcuni studi che dimostrano come alcuni tè verdi (e addirittura dei tè bianchi) ne contengano percentuali maggiori. Non c’è quindi una regola precisa che stabilisca quale famiglia di tè contenga più caffeina, anche perché la concentrazione di caffeina in un tè dipende da vari altri fattori, innanzitutto ambientali (terroir e condizioni climatiche, per esempio) ma non solo. Vediamo alcuni dei più importanti.

  • Maturazione delle foglie: le foglie più giovani contengono più caffeina perché in natura sono quelle maggiormente sottoposte al rischio di essere attaccate dagli insetti. Per esempio un tè caratterizzato da sole gemme conterrà molta caffeina nelle foglie secche, come il tè bianco cinese Silver Needle.
  • Lavorazione delle foglie: quando si fa un’infusione con un tè dalle foglie frammentate, l’estrazione della caffeina risulta più rapida rispetto a quanto accade con le foglie intere. Anche questo influisce sulla quantità di caffeina presente. É il caso del nostro Tè Indiano Masala Chai, una vera infusione di energia!
  • Infusione: aumentando i tempi e la temperatura d’infusione, aumenta anche il livello di caffeina. Una temperatura elevata, infatti, velocizza i tempi di estrazione della caffeina presente sulle foglie di tè. Ad esempio il nostro tè nero Earl Grey va infuso a 90-100°C per 4 minuti, quindi con questi parametri andremo ad estrarre molta caffeina.
  • Miscelazione: la miscelazione delle foglie di tè con altri ingredienti come fiori ed erbe che invece non contengono caffeina va a diminuire la concentrazione finale di caffeina nella tazza. É il caso del nostro Ceylon Jasmine Green Tea, dove le foglie di tè verde sono miscelate con profumati fiori di gelsomino.

Tuttavia esistono alcuni specifici tè che, per i metodi con cui sono coltivati e lavorati, hanno naturalmente un basso contenuto di caffeina. Scopri quali sono nell'articolo che abbiamo scritto sul nostro blog.

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