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La pianta del tè

La pianta del tè: origine varietà e coltivazione

Siamo ormai abituati a degustare vari tipi di tè provenienti da diversi paesi. Quello che forse non tutti sanno, però, è che la pianta del tè è unica (pur con delle varianti). Come si chiama la pianta del tè? Dove è nata? Quante varietà di piante di tè esistono e in base a cosa si distinguono? Che tipi di tè se ne ricavano? Che ruolo gioca la zona di coltivazione? Rispondiamo a queste e ad altre domande in questa breve guida alla pianta del tè.

L'origine della pianta del tè

Camellia sinensis, il nome scientifico della specie che identifica la pianta utilizzata per la produzione del tè, ci spiega subito la sua origine: Sinensis, infatti, significa "proveniente dalla Cina". In particolare, l'albero di tè è originario dello Yunnan, provincia cinese nell’estremo sud-ovest del paese, dove è ancora possibile trovare antichi esemplari allo stato selvatico nati secoli fa. La regione, che si trova a ridosso della catena himalayana e confina con Myanmar, Laos e Vietnam, ha una geografia complessa caratterizzata da catene montuose, fiumi che scorrono in gole profonde e altipiani. La particolarità del territorio e la latitudine tropicale rendono lo Yunnan una zona caratterizzata da una grandissima biodiversità vegetale e animale.

Mappa origine pianta del tè
Piantagione tè

Camellia sinensis:
varietà della pianta e tipi di tè

Dalla zona di origine, le piante di Camellia sinensis si sono evolute, modificate e nel corso dei secoli sono migrate verso Oriente. Le tre varietà principali della pianta sono: sinensis, assamica e cambodiensis.

  • Camellia sinensis variante sinensis: è una pianta robusta che resiste bene al freddo e alla siccità ed è caratterizzata da foglie piccole e leggere che producono tè con note vegetali, floreali e fruttate. È molto diffusa in Cina, Corea e Giappone oltre che nelle zone montuose del Nepal e Darjeeling. Allo stato selvatico l'albero può raggiungere i 6 metri di altezza.
  • Camellia sinensis variante assamica: è una pianta che si adatta meglio a climi caldi e umidi e le sue foglie larghe e spesse sono utilizzate per la produzione di tè neri forti e corposi. Viene coltivata in India, Sri Lanka, Africa e molti altri paesi, principalmente in pianura e nelle zone con piogge abbondanti. Si tratta della variante con le origini più antiche e caratterizzata dalle altezze maggiori: in Yunnan alcuni alberi allo stato selvatico possono raggiungere i 30 metri di altezza. La Camellia sinensis assamica è stata scoperta dallo scozzese Robert Bruce nel 1823 in Assam, nel nord dell'India.
  • Camellia sinensis variante cambodiensis: la pianta è caratterizzata da foglie larghe e flessibili e le sue caratteristiche aromatiche sono meno apprezzate rispetto alle altre varietà. Tuttavia, grazie alla sua elevata capacità di ibridazione, viene utilizzata per creare incroci e nuove varietà.

Cultivar: varietà di piante coltivate

Addentrandosi nel mondo del tè capiterà di sentire parlare di cultivar: è un termine che deriva dalle parole inglesi cultivated variety e che indica una pianta creata attraverso l'ibridazione. Questa pratica viene adottata per ottenere varietà che si adattano meglio all'ambiente circostante e per sviluppare aromi unici.

Il terroir e l’importanza della zona di origine

Terroir è un termine francese tipicamente utilizzato per definire le condizioni ambientali, le caratteristiche del suolo, il terreno e le tecniche enologiche di una specifica zona geografica che determinano la tipicità di un vino. Il concetto di terroir è altrettanto valido nel mondo del tè ed è fondamentale per comprendere che un particolare aroma o sapore dipendono dalle caratteristiche specifiche di una determinata regione considerando nel suo complesso il suolo, il clima, l'altitudine, la latitudine e l'esperienza dei coltivatori. Imparare a conoscere il terroir dei diversi tè ci aiuta ad apprezzarli maggiormente, poiché sapori e aromi non vengono più associati solo alla tipologia di tè, ma anche alla regione di origine. La Camellia sinensis è una pianta sempreverde con una grande capacità di adattamento in diversi tipi di terreno. Tuttavia il suolo ottimale è prevalentemente sabbioso per permettere alle radici di ancorarsi in profondità e per garantire una buona capacità di drenaggio; la pianta di tè predilige un terreno acido per facilitare l'assorbimento delle sostanze nutritive.

Quando parliamo dell'importanza della zona di origine nella coltivazione della pianta del tè non ci riferiamo solo alle caratteristiche del terreno, ma anche ad altre variabili che contribuiscono a definire le peculiarità delle piante e, quindi, il sapore della bevanda finale. Tre variabili da non trascurare, in questo senso, sono clima, altitudine e latitudine.

Clima

Il clima gioca un ruolo particolarmente importante: le regioni tropicali e subtropicali, in particolare, hanno il clima ideale per la crescita delle piante di tè, che prediligono precipitazioni abbondanti ben distribuite durante l'anno e temperature miti; tuttavia le piante resistono anche a temperature rigide, purché non si protraggano per periodi troppo lunghi.

Altitudine

Le coltivazioni in zone montuose con un'altitudine di 1.500 - 2.000 metri producono tè con aromi unici. A tali quote le calde giornate soleggiate si alternano alle notti fredde e alla foschia di montagna: queste condizioni climatiche rallentano la crescita delle piante di tè che così hanno modo di sviluppare una maggiore concentrazione di oli aromatici e quindi un sapore più intenso.

Latitudine

Anche la latitudine condiziona la crescita delle piante di tè e la raccolta delle foglie. Nelle regioni prossime all'equatore, dove le condizioni climatiche sono favorevoli, le foglie possono essere raccolte tutto l'anno (un esempio sono gli ottimi raccolti invernali del Nilgiri, nel sud dell'India). Invece a latitudini più elevate, nei freddi mesi invernali le piante entrano nel periodo di dormienza e la raccolta si svolge tra Marzo e Novembre; in primavera, al risveglio della pianta, le tenere foglie hanno una concentrazione maggiore di componenti aromatiche, aspetto che rende il primo raccolto dell'anno molto pregiato (sono celebri i First Flush del Darjeeling, nel nord dell'India).


mappa della zona tropicale